Un’isola-Exploratorium
Laboratorio Finale di Progettazione del Politecnico di Milano - Polo Territoriale di Mantova
L’AUIC (School of Architecture Urban Planning Construction Engineering) del Politecnico di Milano - Polo Territoriale di Mantova - UNESCO Chair in Architectural Preservation and Planning in World Heritage Cities - ha promosso un Laboratorio di Progettazione Finale sull’isola Palmaria, coordinato dai professori Paolo Citterio, Chiara Lanzoni, Carlo Togliani; assistenti gli architetti Martina Mambrin, Chiara Giacomelli, Ginevra Rossi e collaboratori locali Adriana Agnese e la dottoressa Chiara Piaggio.
Gli studenti che hanno partecipato al Laboratorio hanno elaborato 20 proposte progettuali su diverse aree dell'Isola. Il loro approccio - che si può approfondire nel documento in allegato – è stato quello rappresentare la Palmaria come “una sorta di “stanza degli esperimenti” a cielo aperto dove elaborare una molteplicità di scenari didattici e ludici oltre che per vere e durevoli strategie di valorizzazione dei beni pubblici.”
Ogni proposta elaborata poggia i sui elementi sul “valorizzare materialmente ciascuno dei paesaggi culturali che vivono sull’isola: geologico, minerario, agricolo, naturalistico, storico-militare, ittico-marino. L’idea fondamentale emersa è quindi che ad ognuno di essi si possa affiancare una sua potenziale valenza didattica e per questo tramite si possa arrivare a una precisa valorizzazione materiale e simbolica.”
Ciò che ha nostro parere è importante sottolineare è che l’Isola Palmaria si dimostra ancora una volta luogo di scoperta, confronto, studio, partecipazione. Un luogo d’eccellenza dove sperimentare anche visioni contrastanti, pur mantenendo come punti saldi la salvaguardia di quegli elementi di naturalità e qualità che la contraddistinguono.
La foto, scattata da Martina Mambrin, riporta un un grande modello realizzato alla scala 1:1.000 dell'Isola (la stessa scala del grande modello realizzato nel 1810 dalla Brigade Clerc), utilizzato dagli studenti del Politecnico come "oggetto ordinatore" delle critiche in aula.
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