Focus Group
18 ottobre 2017 il Comune di Porto Venere
Il 18 ottobre 2017 il Comune di Porto Venere ha ospitato i lavori di due Tavoli tematici che si sono confrontati su alcune tematiche affrontate il giorno precedente, durante le Passeggiate Narrative.
I lavori, che hanno visto la partecipazione di una trentina di persone, sono iniziati intorno alle 9.30. Dopo una breve introduzione e la presentazione della metodologia di lavoro, sono stati formati due gruppi.
Sintesi Gruppo di lavoro 1
AGRICOLTURA e TURISMO ESCURSIONISTICO SOSTENIBILE
I lavoro sono iniziati con un giro di presentazione dei partecipati e la condivisione delle impressioni tratte dalla giornata precedente, ovvero durante le ‘Passeggiate Narrative’ (17/10/2017) sull’isola.
Si è, quindi, passati ad affrontare il tema del Gruppo di lavoro, il contesto territoriale dell’isola Palmaria: dall’agricoltura alla sentieristica.
Agricoltura
Da parte di chi pratica agricoltura in Palmaria si evidenzia, da un lato la mancanza di sostegno e di aiuto da parte degli Enti e dall’altro la difficoltà burocratica nel poter operare.
Il lavoro agricolo in Palmaria è faticoso e oneroso al pari dell’agricoltura eroica delle Cinque Terre.
L’accessibilità alle fasce, la mancanza di meccanizzazione, la scarsità di acqua, la mancanza di strutture per la trasformazione dei prodotti (frantoio/cantina) sono tutti ostacoli allo sviluppo dell’agricoltura sostenibile.
Lo sviluppo del bosco sulle fasce terrazzate va contenuto con la gestione agricola dei fondi, ma troppo spesso la normativa forestale impedisce tale processo.
A causa di norme restrittive è assai difficoltoso intervenire per ripristinare l’uso agricolo negli incolti occupati dalla macchia mediterranea e dai pini.
Altro annoso problema per la vita in Palmaria ed in particolare per l’attività agricola è la presenza delle capre, sempre più numerose ed inselvatichite.
I tentativi svolti fino ad oggi non hanno dato alcun esito positivo, si sollecita pertanto un intervento risolutivo del problema che negli anni potrà solo aggravarsi.
Si auspica la sterilizzazione in loco degli esemplari esistenti, magari ripristinando il recinto già realizzato a tale scopo, mentre appare difficile l’eradicazione trattandosi di animali da fattoria, per i quali esiste la possibilità di macellazione da parte dei nuovi potenziali referenti.
L’agricoltura è un elemento cardine della caratterizzazione della Palmaria, al pari della tutela della biodiversità e della valorizzazione del patrimonio militare.
La Palmaria è stata nei secoli "l’orto" di Porto Venere.
Si auspica perciò che il masterplan possa facilitare lo sviluppo e il mantenimento dell’uso agricolo delle aree terrazzate della Palmaria, evidenziando che è fondamentale la consapevolezza nell’applicazione delle norme e la formazione delle persone coinvolte nell’applicazione delle norme, che troppo spesso vengono mal interpretate.
Turismo escursionistico
Vengono presentate in sintesi le l’attività svolte sull’isola dall’associazione "Mangiatrekking", e dall’associazione "Dalla Parte dei Forti".
In particolare l’associazione "Mangiatrekking" sostiene lo sviluppo del turismo escursionistico lento ed orizzontale.
I sentieri come gallerie nel verde, mantenuti con cura ed attenzione alla biodiversità e al mantenimento dei valori storici e culturali.
In Palmaria l’associazione, oltre a curare la manutenzione della rete escursionistica in base alla convenzione stipulata con l’amministrazione comunale, propone escursione guidate per le scuole dove esperti delle diverse discipline scientifiche presentano ai visitatori gli aspetti geologici e mineralogici delle cave di portoro, gli aspetti paesaggistici, gli aspetti naturalistici con particolare attenzione alla biodiversità e aspetti legati alla gestione agricola con la potatura del susino.
L’associazione "Dalla parte dei forti", attraverso la convezione con l’Amministrazione comunale, consente la fruizione della Fortezza del Mare, nota come Forte Umberto I e valorizza il patrimonio militare dell’isola. Attraverso l’impegno degli associati si opera per mantenere vivo il patrimonio militare e culturale dell’isola Palmaria e più in generale l’interesse sull’immenso patrimonio dell’area spezzina.
Contesto territoriale
Si affronta, quindi, l’analisi degli ostacoli allo sviluppo del turismo escursionistico e dalla discussione emergono i seguenti punti principali per i quali si auspica si possano trovare soluzioni:
- la necessità di creare servizi igienici pubblici
- la necessità di creare un punto informativo di accoglienza ai turisti
- viene espressa la necessità di vietare l’accesso alle bici da montagna sui sentieri della Palmaria, in quanto il rischio di degrado risulta troppo elevato
- viene espressa la necessità di gestire gli accessi all’isola, specie nei periodi di maggiore congestione
- la necessità di migliorare la cura anche attraverso il miglioramento della cartellonistica esplicativa.
- la necessità di valorizzare la rete escursionistica, in quanto entità, sistema articolato di collegamento tra le realtà esistenti nell’isola
Gestione dei flussi
L’associazione "Mangia trekking" evidenzia che è in corso un’iniziativa condivisa con la Marina Militare per consentire l’uso pubblico dei servizi igienici del Pozzale.
Evidenzia inoltre come sia fondamentale evitare di commettere in Palmaria gli errori che si sono commessi nelle vicine Cinque Terre, congestionate dal turismo di massa.
L’associazione "Posidonia", sottolinea la necessità di calibrare l’orario estivo ed invernale dei battelli alle esigenze della domanda, di cercare di migliorare l’offerta, per migliorare l’accessibilità, sia per i residenti sia per i turisti.
Attraverso una programmazione condivisa e organizzata si può migliorare l’accessibilità all’isola evitando congestionamenti estivi e carenze invernali.
L’associazione "Dalla Parte dei Forti" evidenzia la necessità di gestire i flussi in ingresso all’isola Palmaria nei mesi di maggior pressione, ovvero nel periodo estivo, cercando di distribuire gli arrivi sia su Terrizzo, sia su Pozzale.
L’associazione ha inoltre svolto un’interessante lavoro di indagine sulla tipologia dei turisti attraverso interviste realizzate durante l’attività di apertura del forte.
Sicurezza
Si affronta un ultimo aspetto legato alla sicurezza dell’isola e all’eventuale necessità di un presidio per le emergenze mediche, "il Comitato in Difesa dell’Isola Palmaria", precisa che tale aspetto risulta coperto dai servizio del 112 e del 118. La Palmaria è facilmente accessibile sia via mare, dalla guardia costiera, sia via area con gli elicotteri del 118.
Pertanto da questo punto di vista l’isola può essere considerata sicura.
Conclusioni dei lavori del Focus Group
da questa breve sintesi si evidenzia la necessità di finalizzare il masterplan a migliorare la cura dell’isola attraverso la gestione dell’equilibrio tra la valorizzazione dei beni storico-culturali e militari, la tutela della biodiversità e lo sviluppo di forme di turismo e di agricoltura sostenibile.
Sintesi Gruppo di lavoro 2
PATRIMONIO EDILIZIO E NATURALISTICO DELL’ISOLA PALMARIA
I lavoro del Gruppo 2 si sono svolti nella Biblioteca del Comune di Porto Venete e sono iniziati con un giro di presentazione dei partecipati, quindi, passati ad affrontare il tema del Gruppo di lavoro, il patrimonio edilizio e naturalistico dell’isola Palmaria.
L’aspetto principale emerso nel focus group è la ricchezza dell’isola Palmaria sotto moltissimi punti di vista.
Tutti i partecipanti al focus group hanno raccontato gli elementi che rendono la Palmaria un luogo unico.
Gli aspetti raccontati dai partecipanti si possono suddividere in due temi principali, più un terzo, il quale però nel corso del focus group è stato solamente accennato.
Fortificazioni e patrimonio storico
L’attenzione principale del Gruppo di lavoro è rivolta alle tracce lasciate dal passato militare dell’isola.
Si ritiene opportuno parlare di "tracce" perché, come è emerso dal dibattito, molti manufatti militari, presenti sull’isola, sono stati sommersi dalla macchia mediterranea e in alcuni casi sono stati anche dimenticati.
Sull’isola, infatti, oltre ai forti e alle batterie, sono presenti molti altri edifici militari, di cui, tuttavia, nessuno è in grado di pensare a un riuso senza prima conoscerne lo stato.
È dunque emersa la necessità di un censimento dei manufatti militari presenti sull’isola, che indichi, oltre al numero totale degli edifici, anche la loro condizione attuale e la loro importanza nella passata funzione militare dell’isola.
Il censimento dunque dev’essere inteso come una riapropiazione dell’isola da parte delle associazioni e della popolazione.
Rete naturalistica
Il secondo tema emerso durante il lavoro del Gruppo è la dimensione naturalistica dell’isola la quale richiama diversi appassionati di trekking e di sport, provenienti sia dal comune di Porto Venere che dal di fuori.
Nel focus group sono state segnalate le potenzialità di questo polo, rappresentate dai moltissimi percorsi che la Palmaria può offrire, ma anche le criticità, come le difficoltà nel fare una segnaletica adeguata e il fatto che alcuni sentiero di pregio passino in aree private.
Resta un problema aperto anche la questione del Terrizzo che rappresenta l’approdo naturale all’isola, ma la cui proprietà resta alla Marina Militare.
Attività produttive
Il terzo tema, infine, riguarda le attività produttive attuali, come l’agricoltura, e passate, come le cave e gli allevamenti caprini.
Questo polo tuttavia è stato solo accennato, in quanto solo in parte inerente al tema centrale del focus group.
Contesto territoriale
I tre temi appena descritti sono divisibili solamente a livello analitico.
Nel focus group è infatti emersa la profonda multifunzionalità di tutti gli elementi della Palmaria.
È stato, per esempio, evidenziato che i belvedere più belli dell’isola si trovano nelle batterie o nei vecchi forti militari.
Nel focus group si è dunque evidenziata la necessità di mettere tutti gli aspetti da raccontare della Palmaria in un unico contesto, in questo senso è stato detto che "la Palmaria deve valere un viaggio".
Per usare una metafora, si potrebbe dire che la Palmaria deve puntare ad essere un caleidoscopio, il quale permette con il più piccolo movimento la visione di simmetrie completamente diverse, ma ugualmente magnifiche.
Allo stesso modo, una persona che visita la Palmaria dev’essere in grado di fruire di tutti i paesaggi che l’isola può offrire con il minimo sforzo.
Il primo passo dunque dev’essere costruire un unico contesto, condiviso dalla maggior parte dei cittadini e delle associazioni.
Il secondo passo, emerso nel focus group, dev’essere la comunicazione del contesto.
Comunicare il valore dell’isola Palmaria
A proposito del contesto territoriale si è parlato di percorsi multimediali che mostrino le bellezze dell’isola e che spettacolarizzino il paesaggio.
Forte Umberto
Un elemento storico e architettonico che da subito può rappresentare un percorso di valorizzazione della Palmaria è Forte Umberto.
Qui, infatti, sono racchiusi tutti i principali aspetti emersi nel confronto del Gruppo di lavoro e con piccoli interventi si è già in grado di poter iniziare a lavorare in un’ottica di piano e di valorizzazione dell’intera isola.
Le funzioni individuate per Forte Umberto sono principalmente due.
Usando nuovamente delle metafore, si può dire che Forte Umberto debba essere la vetrina della Palmaria, nel senso che gli spazi interni possono mostrare le ricchezze storiche, culturali e naturalistiche, le quali andrebbero raccontare con percorsi multimediali innovativi, evidenziandone la spettacolarità e dando valore ai misteri della storia dell’isola; da evitare, invece, le ‘classiche esposizioni museali’.
La seconda funzione individuata è quella di realizzare e valorizzare un percorso Terrizzo - Forte Umberto: la porta della Palmaria.
Sfruttando la posizione, l’accessibilità e il possibile utilizzo di spazi già in uso è, infatti, possibile realizzare senza grandi risorse tutta una serie di servizi utili allo sviluppo turistico dell’isola Palmaria.
Forte Palmaria (Forte Cavour)
E’ stata apertamente criticato il fatto che nelle ‘Passeggiate Narrative’ non sia stato possibile visitare questa fortificazione e per questo è stato sospeso ogni ragionamento, rimandando le considerazioni a quando si avrà un’idea più precisa del masterplan.
Conclusioni
Dal focus group è emersa la necessità di mettere tutte queste idee progettuali in un masterplan, che però inizi a lavorare fin da subito.